A FIUME CON LA MOSTRA DELL’OPERETTA

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Nell’asburgico palazzo che ospita l’Archivio di Stato di Fiume in Croazia è stata inaugurata la Mostra Storica dell’Operetta “Tu che m’hai preso il cuor- da Trieste e Abbazia all’Europa”. Allestita più di vent’anni fa dall’Associazione Internazionale dell’Operetta di Trieste, aggiornata nella documentazione esposta e nella grafica nel 2009 in occasione del 40° Festival dell’Operetta della città giuliana, è stata esposta in molte realtà italiane e straniere. Fu realizzata assieme al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Trieste, si propone oggi con un ampliamento nella parte storica che illustra il Festival dell’Operetta di Abbazia, andato in scena dal 1935 fino allo scoppio della guerra. La ricerca è stata resa possibile grazie proprio all’intervento dell’Archivio di Stato della città quarnerina, che raccoglie documenti, manoscritti e tutta la rassegna stampa di quei favolosi anni.

Presente all’inaugurazione il direttore dell’Archivio, Goran Crnković, ha sottolineato la valenza culturale dell’iniziativa con particolare riferimento all’avvio di una collaborazione che si auspica duratura nel tempo tra le città di Trieste e Fiume, divise dalle guerre ma unite dalla musica. La curatrice della mostra Rossana Poletti ha a sua volta manifestato l’importanza di questi scambi e approfondimenti culturali che aiutano a comprendere, attraverso percorsi specifici che in questo caso riguardano la musica, le varie sfaccettature delle storia: condizione indispensabile per comprendere come popolazioni diverse che convivono in questo fazzoletto di terra, condizionate dalla comune appartenenza all’Impero austro-ungarico, pur restando fortemente legate alle proprie lingue, culture e tradizioni hanno sempre preferito ad altre forme l’operetta danubiana, che rimase la prediletta anche dopo la dissoluzione dell’impero e la nascita dei confini.

Questa mostra –ha affermato la curatrice – racconta centocinquant’anni di musica e piccola lirica attraverso le immagini dei luoghi, dei protagonisti, di spartiti, libretti e materiale promozionale, che testimoniano di epoche dorate, di spettacoli sfarzosi, ma anche dei cambiamenti che in questo lungo periodo la società ha vissuto, del modificarsi dei gusti e delle mode. Al termine la serata è stata allietata da un assaggio di arie grazie alla voce e al brio di Andrea Binetti e di Antonella Costantini al pianoforte.

Un migliaio le immagini catalogate ed esposte: vecchie fotografie di artisti e di scena, locandine e programmi, frontespizi illustrati di libretti e spartiti, documenti e autografi, cartoline d’epoca, bozzetti per le scene e i costumi, medaglie – tutte copie di originali conservati al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, a cui si aggiunge il materiale ulteriormente raccolto da collezionisti privati e con i prestiti del Teatro Lirico“Giuseppe Verdi” e, per l’ aggiornamento, dell’Archivio di Stato di Fiume e dell’Ufficio Turistico di Abbazia. Ispiratore della mostra è stato a suo tempo il fondatore e presidente onorario dell’associazione, Danilo Soli, scomparso lo scorso anno, che aveva sempre sostenuto che il festival triestino nel 1950 prese spunto proprio dalla memoria degli straordinari successi che, in quel breve lasso di tempo, il festival aveva raggiunto nella perla dell’Adriatico. La mostra si arricchisce di un catalogo, che si presenta anche in una versione in inglese, con i testi di Adriano Dugulin, Bogomila Kravos, Marina Petronio, Rossana Poletti e Danilo Soli. La mostra si divide in quattro parti: una parte storica, dagli esordi alla Seconda Guerra Mondiale, una parte dedicata ai quarant’anni di Festival Internazionale dell’Operetta a Trieste, una parte dedicata alle attività dell’Associazione Internazionale dell’Operetta, in particolare il Premio Internazionale dell’Operetta e il Premio Nazionale Sandro Massimini, a cui si aggiunge la nuova parte dedicata al Festival di Abbazia.

Realizzata con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, gode del Patrocinio del Consolato generale italiano di Fiume, si avvale della collaborazione della Comunità degli Italiani di Fiume. La mostra resterà aperta fino al 26 agosto e sarà visitabile nei giorni feriali in orario d’ufficio.