Il Premio Internazionale dell’Operetta 2024

Il Premio Internazionale dell’Operetta 2023
Maggio 22, 2024

PREMIO INTERNAZIONALE DELL’OPERETTA  trentaquattresima edizione

ad Andrea BINETTI

Il Premio Internazionale dell’Operetta  – XXXIV edizione – è stato consegnato ad Andrea Binetti nel corso del Galà dell’Operetta e del Musical del 26 dicembre 2024 al Politeama Rossetti di Trieste.

 

Calcando i palcoscenici da giovanissimo Binetti ha acquisito la conoscenza, il know how del grande spettacolo musicale italiano, respirato sulle tavole del Sistina di Roma, attingendo alla maestria di artisti come Gino Bramieri, Paola Borboni, Marcello Mastroianni e ovviamente del suo grande mentore Sandro Massimini. Debuttò nel “Paese dei Campanelli” e “Al Cavallino bianco”. Con i grandi dell’operetta dell’epoca d’oro del Festival Internazionale, Daniela Mazzucato, Max Renè Cosotti, Gino Landi, Elio Pandolfi, Ariella Reggio, fu protagonista in diverse produzioni. Negli anni novanta fece il suo primo debutto nel ruolo di Njegus, in Vedova allegra, con un Danilo interpretato da Lando Buzzanca e la regia di Aurora Banfi, anche lei Premio Operetta- da giovane era stata soubrette nella famosa compagnia di Elvio Calderoni. Nel 2008 al Teatro Verdi di Trieste è stato il Conte Gustav nel “Paese del sorriso” di Franz Lehár, diretto da Damiano Micheletto. Contemporaneamente al Teatro San Babila di Milano dirigeva ed era interprete in numerosi titoli d’operetta, tra questi “La Vedova allegra” con l’attore Enrico Beruschi, “Il Paese dei Campanelli”, “La Duchessa del Bal Tabarin”, “Cin Ci Là”, “L’Acqua cheta”, “Scugnizza”.

Non si contano i suoi numerosi concerti in Italia e all’estero, nei quali brilla per la sua empatia musicale, che lo fa amare dal pubblico. Ha il merito di aver riportato l’operetta in TV, a cavallo degli anni Duemila, nel programma RAI “Ci vediamo in TV” di Paolo Limiti il quale, proprio per questo evento, ricevette anni orsono il Premio Internazionale dell’Operetta in una memorabile serata. Ha partecipato anche ad altri programmi televisivi, sempre tenendo alta la bandiera della piccola lirica a “Domenica In” con Frizzi, al “Costanzo Show”, “In famiglia” con Timperi e a “Uno Mattina” con Giancarlo Magalli. E’ volato anche in Giappone con l’operetta, grazie al Teatro dell’Opera di Roma e al suo sovrintendente Francesco Ernani. Nel 2017 è stato in tournée con un’interessante “Viaggio nell’Operetta” di Gianni Gori e Alessandro Gilleri e la regia di Sandro Corelli.

In questi ultimi anni la Fondazione del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste gli ha affidato la realizzazione di opere in un atto dedicate ai più giovani; ne sono emerse produzioni di “Bastiano e Bastiana” e “Il Flauto magico” di Mozart, “Follie al Principato”, “Arlechin e Colombina”, ma anche “La prova di un’opera seria”. L’impegno più avvincente che coltiva in questi anni con alcuni amici, colleghi e collaboratori appassionati è la rinascita del Festival dell’Operetta a Trieste. Dopo i primi passi entusiasmanti compiuti con l’Associazione Internazionale dell’Operetta in “Cin Ci Là” e “Ballo al Savoy” di una decina di anni fa, e qualche tempo dopo nel 2021 con “Al Cavallino bianco”, in cui rispunta una splendida Mazzucato nei panni di Gioseffa, nel 2022 con “Scugnizza” e “La Principessa della csardas” con la partecipazione straordinaria di “Jadranka Jovanović”, finalmente nel 2023 il Comune di Trieste, mettendo assieme Associazione Internazionale dell’Operetta e Fondazione del Teatro Lirico Giuseppe Verdi, a cui si accodano anche altre importanti istituzioni regionali, lancia il Festival dell’Operetta nel quale Andrea Binetti fa la parte del leone, adattando i testi, curando regia, scene e costumi di tutte le operette in scena: “Il Paese dei Campanelli”, “Orfeo all’Inferno”, “La Danza delle Libellule” e “Vedova allegra” nel 2023; “L’Acqua cheta”, “Sogno di un Valzer”, una ripresa di “Vedova allegra” e “Contessa Maritza” nel 2024.

Binetti è da considerarsi l’anima dell’operetta di Trieste, la sua fama e la sua passione raggiungono ormai i teatri d’Italia e all’estero i festival più importanti della piccola lirica, testimone la partecipazione a Trieste al debutto de “La Danza delle Libellule” dei responsabili artistici del Festival austriaco di Bad Ischl. Il Premio gli viene conferito dall’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG per la ormai lunghissima e ricca carriera, interamente vocata alla piccola lirica, ma soprattutto per lo sforzo straordinario compiuto da Andrea Binetti nel rinnovare l’operetta, avendo inserito nello spettacolo gli ingredienti della tradizione con il gusto del contemporaneo.

Oggi il Festival dell’Operetta a Trieste è ripartito, con un’impronta diversa rispetto al passato, senza aver perso la brillantezza e leggerezza che contraddistinsero quarant’anni di successi triestini, senza i mezzi che la città poteva sfoderare in quegli anni, grazie proprio all’abilità di Binetti di costruire tanto con poco. Di questo si deve un grande grazie ad Andrea.