Mostra e concerto d’operetta a Maniago

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MOSTRA STORICA SULL’OPERETTA, A MANIAGO DAL 23 LUGLIO ALL’8 SETTEMBRE

È stata presentata la mostra storica dell’operetta “Tu che m’hai preso il cuor”, dal 23 luglio all’8 settembre a Maniago, alle scuderie di palazzo d’Attimis – Maniago. Ad organizzarla l’Associazione Internazionale dell’Operetta Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Provincia di Pordenone, il Comune di Maniago, il sostegno di Regione e Friuladria Credit Agricole, che la inaugureranno venerdì 23 luglio alle 19. Lo stesso giorno, alle 21.30 presso il cortile di palazzo d’Attimis – Maniago, è previsto un concerto d’ouverture, omaggio all’operetta viennese a 150 anni dalla sua nascita con un’escursione musicale sugli autori che ne hanno caratterizzato l’epoca d’oro: Franz von Suppé, Johann Strauss, Karl Millöcker, Richard Heuberger e Carl Zeller. Ed inoltre melodie celebri tratte dalle operette più famose di Franz Lehár e Imre Kálmán, Ralph Benatzky e Oscar Straus dell’epoca d’argento danubiana per concludersi con un omaggio alla piccola lirica di casa nostra.

 

La mostra

La mostra è una riedizione arricchita di quella del 1994 che, negli ultimi 3 anni, ha permesso di esaminare e recuperare circa 1000 immagini, che saranno visibili nell’esposizione. Vecchie fotografie di artisti e di scena, locandine e programmi, frontespizi illustrati di libretti e spartiti, documenti e autografi, cartoline d’epoca, bozzetti per le scene e i costumi, medaglie: tutte copie di originali conservate al Civico Museo Teatrale “C. Schimidl”, integrate dai prestiti del Teatro “G. Verdi” e di alcuni collezionisti triestini. A queste se ne sono aggiunte altre, conservate dall’Associazione in quasi vent’anni di attività. Il Teatro Verdi di Trieste ha poi messo a disposizione alcuni costumi di scena delle più belle operette prodotte, e poi ancora spartiti, libretti e altri oggetti teatrali originali, provenienti da collezioni private.

La mostra si presenta con una veste grafica accattivante (di Proxima-ComputerWay), presenta una divisione cronologica e una cromografica. Curatrice della mostra e il catalogo Rossana Poletti con la consulenza scientifica di Danilo Soli che, assieme ad Andrea Binetti, ne ha curato colonna sonora e video. I testi del catalogo – dati alle stampe da Stella ArtiGrafiche  FVG – sono di Adriano Dugulin, Bogomila Kravos, Marina Petronio, Rossana Poletti e Danilo Soli. In apertura una chicca, ovvero l’introduzione scritta di pugno da Paolo Limiti, esperto musicale e d’operetta capace di riaccendere la passione per quest’arte nel pubblico degli anni della tecnologia, tanto da essersi meritato il Premio Internazionale dell’Operetta.

 

In esposizione

Nella prima parte saranno esposte le immagini che vanno dalla metà dell’Ottocento alla seconda guerra mondiale. Avvenimenti di rilievo come la contestata prima de La vedova allegra al Teatro Filodrammatico nel 1907, le presenze di Lehár, Suppé e Kálmán, che si accostano alle esibizioni di artisti di fama europea (Mila Theren e Richard Tauber, Gea della Garisenda e Ines Lidelba, Amalia Soarez ed Emma Vecla) e ad una vivacità anche editoriale: si pensi allo Schmidl che pubblica le prime musiche di Lehár per banda e Sangue triestin, e ai vari teatri, il Fenice in particolare, che pubblicano i libretti di operette famose.

Nella seconda parte troverà spazio tutto il Festival dell’Operetta dal 1950, anno della sua prima edizione al Castello di San Giusto, fino all’ultimo documentabile del 2008. Saranno esposti anche quegli anni Sessanta in cui il Festival non ebbe un regolare svolgimento, se non per alcuni spettacoli ospitati al Castello di San Giusto, provenienti dai paesi della Mitteleuropea, in attesa che il vero festival riprendesse quota nel 1970 con il restaurato Politeama Rossetti.

Tante locandine e foto di questi sessant’anni per ripercorrere il cambiamento di un gusto, che nell’ultima fase vedrà emergere, anche se timidamente, il moderno musical, con Can Can di Cole Porter e uno scatenato Sette spose per sette fratelli con un danzatore degno di Gene Kelly, Raffaele Paganini; senza dimenticare artisti del calibro di Rose Barsony, Marta Eggerth e Jan Kiepura negli anni ‘50, direttori d’orchestra della qualità di Cesare Gallino, ma anche protagonisti indimenticabili come Sandro Massimini che calcò per la prima volta le scene di Trieste, proprio in quel famoso 1970 al ritrovato Rossetti.

Nella terza parte troverà spazio l’attività dell’Associazione Internazionale dell’Operetta, dall’anno di fondazione (1992) ai giorni nostri. Saranno ripercorse le tante iniziative di questi anni: Calde note d’estate, I Pomeriggi Musicali al Rossetti, TriesteOperetta al Ridotto, ma anche i vecchi successi de La Maga, Abdera e Napoleone, ed ancora Un Bellissimo Settembre e Orient Express, prodotti quest’ultimi con La Contrada, senza dimenticare il Gasparone di Millöcker prodotto a Miramare

con il Verdi nel Festival 2005. E poi i tanti concerti di Fine Anno Dal valzer allo swing diretti dal M° Romolo Gessi, i concerti Vo da Maxim, Dove fioriscono i limoni, Spesso il cuore si innamora, Parigi o cara, senza dimenticare il Gala del Festival dell’Operetta 2008, anch’esso frutto di una collaudata collaborazione con il teatro lirico.

 

Orari di apertura
Sabato dalle 17 alle 20
Domenica e  giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20
Ingresso libero.

 

Ufficio Stampa – Provincia di Pordenone